Dietro ogni vino c’è una storia da raccontare. Dietro ad ogni calice un panorama da cui ammirare, un paesaggio da custodire.
Proprio come quello che si sono trovati davanti Antonio, Rosa e Michele, 3 soci in cerca di un uliveto da acquistare, finiscono invece per acquistare un vigneto, innamorando perdutamente del luogo che vedete in foto, dietro il calice. Nasce così @vignedelpatrimonio azienda vitivinicola sita a nord della regione Lazio, ai confini con la Toscana, vicini Farnese un paesino della bella Tuscia.
Qui il paesaggio è ancora maremmano, all’orizzonte si scorge il mare di Tarquinia, dolci colline, piante di ulivi e pianure a perdita d’occhio circondano i 4 ettari circa dell’zienda. Terreno vulcanico, clima mite e venti che spirano dal mar Tirreno, le premesse ci sono tutte per fare vini nel Lazio che ancora non esistono.
4 etichette di Metodo Classico prodotte con uve Chardonnay e Pinot Nero: “Ala Doro, “Ala Rosa, “Ala Cuvèe” “Ala Nera” vogliono dimostrare quanto nel Lazio si possano fare grandi bollicine, con l’uvaggio internazionale d’eccellenza. A questi vini si affiancano poi altri progetti come il “Vepre” Cabernet Franc in
purezza e “Cigognina” 100% Chardonnay fermo.
Sono passati quasi 10 anni da quando è iniziata la “follia” dei 3 soci, moglie, marito e fratello di lei ma non passa un giorno che si siano pentiti della loro scelta. Sopratutto quando si affacciano sul loro panorama che tanto li ha conquistati e che ha rubato il cuore anche a me. Mi sono bastati meno di 2 minuti per innamorarmi dei loro vini che trasudano di eleganza, finezza, gusto e sopratutto passione. Passione che ha portato persone che non hanno scelto di fare questo investimento per lavoro ma semplicemente per amore per il buon Vino.
Iniziamo la nostra degustazione, subito con un’ esclusiva:
Come tutte le belle chicche questo vino è frutto di un’esperimento: 2 masse del 2012 e 13 di Pinot Nero e Chardonnay, lasciare sulle fecce fini. 48 M sui lieviti, sfocatura 2019. Nasce così “Ala Cuvèe”. Bolla dal perlage fine e persistente, note lannella, poi pasticceria, crema soffice. un varietale davvero
“Ala Doro” il mio piccolo grande amore per un’amante del blanc de blanc come me. Di facile beva, immediato, ti rinfresca e fa vibrare il palato. Perfetto per una bevuta subito godibile. 36 M sui lieviti ed è pronta.
“Ala Rosa”: 90% Pinot nero e 10% Chardonnai, 30 Mesi sui lieviti. È una bollicina rose che accentua il carattere di queste proposte. Anticipa bene quella che sarà la vera rivelazione. Restituisce la natura del Pinot Nero in questa versione.
La vera chicca “Ala Nera” il blend ve lo lascio immaginare, 60 M sui lieviti, a voi le note di fantasia.
Magnum di “Vepre” 2013, 100% Cabernet Franc. Siamo di fronte ad un tripudio di questo vitigno quando viene prodotto in 18 Mesi di Barrique ma vi assicuro non si sente uno stono, Verde, fino alla fine. La bevuta dalla magnum ha dato senz’altro un tocco ancora più magico a quest’annata.
La magia vera però si compie con “Vepre” 2015″. Il nome è ispirato dal paesino che si trova lì vicino, dove è stato ritdovata una tomba etrusca con una statua con il Leone alato. Molti non sanno che il Leone Alato era da sempre simbolo, e per questo ripreso nel logo aziendale.
Vi dico solo che si decide di ritirarlo dal commercio, ne sono rimaste poche bottiglie, vogliamo sapere così ci dirà fra diversi anni….
Infine “Cigognina” bianco IGT1 non c’è in foto perché stiamo aspettando che arrivi la nuova etichetta vi ma vi assicuro è un chardonnay da tutto pasto che fa solo acciaio che.
Quale vi incuriosisce di più? Non vi resta che venire ad ammirare questo panorama.
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