L’Umbria e la zona di Montefalco, dopo la mia regione e la Toscana, è forse una delle zone vitivinicole che più ho avuto la fortuna di vedere da vicino.
E’ una zona straordinaria, fatta di vignaioli sinceri, come i loro vini, ne ho assaggiati tanti negli ultimi quattro anni. Tutti si distinguono e riescono a fare produzioni uniche. Vignaioli che hanno creduto fortemente nella valorizzazione dei loro vitigni autoctoni e forse è proprio per questo che riescono nel loro successo. Ma più di tutti mi mancava ancora una tappa fondamentale, quella di @antonellisanmarco, azienda storica con una tradizione che va avanti da altro 200 anni circa e che ha saputo dare grandissima gloria al quel giallo carico del Trebbiano Spoletino, l’autoctono a bacca bianca di zona, custodito e coltivato davvero come un figlio.
Il nome forse deriva da “Trebium”, Trevi in latino è una varietà tipica del territorio che si estende tra Montefalco, Trevi e Spoleto . E così che lo ha chiamato anche @antonellisanmarco, nella sua semplicità massima che è fonte di vini bianchi equilibrati, carichi, capaci di avere varietali profondi da questo vino, sono rimasta davvero tanto colpita.
E grazie all’organizzazione della mia adorata @clarettablu che ho potuto godere non solo dell’ospitalità e dell’opportunità di vivere quest’ azienda ma soprattutto posso dire di aver fatto una verticale tra le più belle degli ultimi mesi. Sarà che è stata fatta con sole bottiglie magnum ma le annate sono state davvero interessanti, salite e discese, sono stati sicuramente anni importanti. Le mie preferite ‘2013 e ‘2014 in particolare hanno dimostrato quanto questo vitigno possa dare ottimi risultati se lasciato in bottiglia.
“Trebum” proviene dalla selezione massale dalle vecchie viti di Trebbiano Spoletino maritate con aceri, situati in collina, a circa 350 m di altitudine; l’ esposizione è a ovest. Viene raccolto generalmente nella seconda metà di ottobre; raccolta manuale.Dopo una breve macerazione, svolge la fermentazione in botti grandi di rovere, dove sosta sui lieviti per circa 6 mesi. Affinamento in bottiglia. Vino dalle grandi prospettive evolutive. Le sue note sono sorprendenti: si riconoscono fiori di mandorlo, biancospino, agrumi e frutta tropicale; finale leggermente speziato, la 2014 e 2013 avevano delle note sorprendenti, boisè delicato, idrocarburi,
Per non parlare dell’ “Anteprima Tonda” che viene vinificato in anfora, e ancora il Montefalco Rosso e il Sagrantino DOCG e la Riserva, la deliziosa cena, l’accoglienza e la preparazione di Luca straordinaria che ci ha raccontato ogni minimo dettaglio, della storia dell’azienda di ogni scelta ponderata. Eleganza, freschezza, avvolgenza, profumi, aromi questi e molti altri per me sono gli aggettivi che meglio raccontano l’essenza e la forza dei vini di questa azienda. La struttura tra l’altro è magnifica, consiglio vivamente a tutti un bel soggiorno relax da queste parti.
In foto, il Trebium 2019 premiato con le 4 Vitae AIS, accompagnato da confettura biologica di Sagrantino e un sacco di bei piatti arrivati al seguito. Che vino, che cena! Grazie
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